© Mamme per le Mamme
- Mantenere nei confronti della mamma un atteggiamento empatico, non giudicante, sia verbale che non
verbale.
- Ascoltare la mamma e lasciarle esprimere i suoi sentimenti e rispettarli.
- Adottare un approccio costruttivo e positivo, sottolineare in primo luogo i punti di forza della mamma.
- Promuovere l’empowerment della mamma
- Concentrarsi sulle criticità solo se la mamma manifesta un disagio e chiede consiglio.
- Per i casi nei quali la consulente ritiene utile il confronto coi sanitari, interpellare l’ostetrica di riferimento
del Consultorio e/o inviare direttamente le mamme al servizio gratuito del Consultorio (sia per questioni di
allattamento che di disagio psicologico/familiare).
• Registrare tutte le consulenze, almeno una sintesi con la modalità delle registrazioni su WA.
- Indirizzare la mamma ad un’altra consulente o farsi affiancare se, per una serie di motivi, non riusciamo a
sostenere la consulenza.
- Alla riservatezza e al segreto professionale di fatti conosciuti durante le consulenze, eccetto che con le
altre consulenti.
- Alla segnalazione e alla denuncia solo se viene a conoscenza di violenza fisica e/o psicologica su mamme
e/o bambini, previo confronto.
- Sia durante le consulenze individuali, sia durante i gruppi di auto aiuto, non chiedere né accettare mai
denaro in contanti, né come compenso per la consulenza, né come offerta per l’associazione eccetto che
segnalare la possibilità di effettuare donazioni liberali tramite conto corrente o come contributo 5 per mille
sulla dichiarazione dei redditi
- Non proporre né sponsorizzare prodotti per l’infanzia; se nel caso specifico della consulenza sono ritenuti
utili ausili per l’allattamento o la mamma richieda un aiuto nella loro gestione, non segnalare marche
commerciali- Non consigliare operatori privati di alcun tipo
- Se una consulente del gruppo è o diventa professionista (riceve compenso) per la stessa attività per cui sta
facendo volontariato, si impegnerà a segnalarlo tempestivamente al consiglio direttivo e sarà
immediatamente esclusa dal novero delle consulenti attive e quindi il suo recapito cancellato.
Rimane la possibilità di fare consulenza volontaria in un ambito (allattamento) e attività professionale in
altro ambito, anche se sempre rivolto alle madri. La consulente si impegna a non pubblicizzare, né in modo
diretto né indiretto, le sue altre attività.
- Essere presente, partecipare agli incontri e ad almeno il 50% delle supervisioni in un anno.
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